SPESE CONDOMINIALI NON SPECIFICATE NEL CONTRATTO DI LOCAZIONE, COSA FARE?

una persona firma un contratto

Le spese condominiali rappresentano un aspetto fondamentale della vita in un condominio, essendo destinate alla gestione e alla manutenzione delle parti comuni dell’edificio. Queste spese sono suddivise tra tutti i condomini in base ai millesimi di proprietà, ovvero una quota proporzionale che riflette il valore dell’appartamento rispetto all’intero edificio.

Cosa succede però quando nel condominio vive un affittuario e non il proprietario? E come ci si comporta se le spese condominiali non sono specificate nel contratto di locazione? Capiamo insieme cosa dice la legge.

Come si dividono le spese condominiali?

In generale, le spese condominiali si dividono principalmente in:

  • Spese ordinarie: riguardano la gestione quotidiana dell’immobile, come pulizia delle parti comuni, manutenzione dell’ascensore, consumi di luce, gas, acqua e riscaldamento. Solitamente, queste spese sono a carico dell’inquilino, in quanto direttamente legate all’utilizzo dell’immobile.
  • Spese straordinarie: comprendono interventi di rilievo, come l’installazione di un nuovo ascensore, rifacimento della facciata o ristrutturazione delle parti comuni. Queste spese sono generalmente a carico del proprietario. (continua)

Fonte: Immobiliare.it

About Massimo Montanari
Massimo Montanari, italiano, nato a Lussemburgo il 16 luglio 1961. Formatosi in Confcommercio col ruolo di Segretario delle Delegazioni di Sarsina e Mercato Saraceno, dal 2011 ha deciso di cambiare percorso lavorativo ed ha portato il suo bagaglio di esperienza nel Settore Sindacale dell'Associazione Cesenate. Attualmente si occupa di varie categorie Sindacali all'interno di Confcommercio e tra queste quella che ha avuto i maggiori risultati in termini di aumento di Associati è proprio la F.I.M.A.A. Cesena della quale è Segretario Provinciale. Buon Tennista, è anche grande appassionato di Basket ed è attivo nel mondo del Volontariato. “Malamente opera chi dimentica ciò che ha imparato". ”Tito Maccio Plauto"

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