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PANNELLI FOTOVOLTAICI IN CONDOMINIO: QUANDO SI POSSONO INSTALLARE?

Pannelli fotovoltaici

Recentemente il legislatore ha recepito questa tendenza ed infatti, già con la riforma del condominio, la L. 220/2012, ha reso molto più semplice ed agevole la loro installazione in condominio seppur a determinate condizioni.

Una premessa è doverosa: la normativa codicistica non può nulla se il limite alla realizzazione deriva da un regolamento condominiale di natura contrattuale.

Detto questo, si possono installare i pannelli fotovoltaici in condominio? Con quali limiti? Occorre l’autorizzazione del condominio?

A parte di questi quesiti ha cercato di dare una risposta la recente sentenza della Corte di Appello di Roma, la n. 2640 del 12 aprile 2023.

I fatti di causa.

Una condomina si rivolgeva al Tribunale di Civitavecchia chiedendo la condanna della proprietaria dell’immobile sovrastante a rimuovere i pannelli solari ad uso privato installati sulla quasi totalità della superficie del tetto comune, tra l’altro senza una espressa autorizzazione del condominio.

Se in primo grado il giudice dava ragione alla condomina, la corte di appello ribalta la decisione ribadendo principi già illustrati da altre sentenze di merito. In particolare i giudici evidenziano che solo in determinati casi occorre la preventiva autorizzazione dell’assemblea per realizzare pannelli fotovoltaici sul tetto del condominio.

Questa è l’ipotesi, per esempio, in cui l’assemblea stessa decida di installare i pannelli al servizio di tutto il condominio, vedasi l’art. 5 della L. 220/2012 che ha modificato in parte l’art. 1120 c.c. In tali casi, l’utilizzo del fotovoltaico condominiale potrà essere usato per l’illuminazione delle scale, la forza motrice degli ascensori o altro, solo però previa delibera positiva da parte dell’assemblea. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

Condizionatori ed Ecoincentivi: come ottenerli.

aria condizionata

L’estate è arrivata e con lei anche il tanto temuto caldo: durante questa stagione si rende sempre più necessaria l’installazione di un impianto di condizionamento che faccia fronte all’afa estiva, ecco dunque qualche consiglio su come richiedere degli sgravi per l’acquisto di un impianto di condizionamento.

Impianti di condizionamento e incentivi.

Negli ultimi anni sono state approvate numerose leggi e decreti volti a garantire ai cittadini delle agevolazioni fiscali in merito ai rinnovamenti degli impianti casalinghi. Oltre al Superbonus però, ne esistono molti altri e fra questi c’è anche il bonus mobili, valido per chi voglia acquistare un nuovo impianto di condizionamento a pompa di calore.

Pompa di calore o condizionatore?

L’Agenzia delle Entrate ha confermato la possibilità di poter accedere ad una doppia detrazione qualora si voglia procedere all’acquisto di una pompa di calore.

Quest’ultima altro non è che un impianto di condizionamento (molto simile ad un classico condizionatore), solo che è in grado di lavorare consumando e inquinando molto meno rispetto ad un condizionatore. (continua)

Fonte:Immobiliare.it

LE DIFFERENZE FRA DECRETO INGIUNTIVO E SFRATTO.

Contratto

Il decreto ingiuntivo è uno strumento utile per recuperare i canoni di locazione non pagati, ma in caso di morosità del conduttore è possibile anche avviare il procedimento di sfratto. In questo articolo spieghiamo come funziona l’iter di sfratto e quali sono le conseguenze per il conduttore moroso. Vediamo più nello specifico i casi.

Di cosa si tratta.

Si tratta di un provvedimento emesso dal giudice che ordina al debitore di pagare il debito entro 40 giorni. Nel caso in cui si proceda al pagamento, il decreto ingiuntivo diventa definitivo, non è possibile contestarlo e può essere eseguito mediante il pignoramento dei beni del debitore

Quando si può richiedere

Basta il mancato pagamento di un solo canone per poter fare affidamento al decreto ingiuntivo.  Basta un solo giorno di ritardo per poter agire dinanzi al tribunale per chiedere un decreto ingiuntivo. L’emissione del decreto ingiuntivo non equivale allo sfratto se non c’è un’adeguata richiesta al giudice da parte del proprietario di casa.

Quindi, insieme alla richiesta del decreto ingiuntivo, il proprietario può anche richiedere lo sfratto per morosità, come previsto dall’articolo 658 del Codice di procedura civile. (continua)

Fonte:Immobiliare.it